The sense of light

The Sense of Light

› Un progetto di luce per il Museo Archeologico di Artimino

Quando la luce diventa racconto, anche l’archeologia risplende di nuova vita. È il caso del Museo Archeologico di Artimino, a Carmignano, dove, all’interno del progetto espositivo firmato dall’architetto Alessandro Nocentini, abbiamo progettato e fornito i corpi illuminanti per valorizzare i reperti etruschi, restituendo loro centralità e suggestione.

Il progetto ha riguardato la nuova esposizione temporanea dei materiali provenienti dalla tholos di Montefortini, una delle tombe principesche più significative dell’Etruria settentrionale, databile al periodo Orientalizzante. In particolare, l’intervento si è concentrato sull’illuminazione di tre teche contenenti un prezioso corredo in avorio finemente inciso, da poco restaurato.

La sfida era duplice: valorizzare reperti di piccole dimensioni, fragili e finemente lavorati, e allo stesso tempo evocare l’atmosfera sospesa e sacra del tumulo da cui provengono. Per farlo, ci siamo affidati ai nostri Micro18, minispot LED di ultima generazione, perfetti per spazi espositivi in cui precisione e controllo della luce sono fondamentali.

Con temperatura colore a 2700K, i Micro18 sono stati installati lungo gli spigoli angolari in acciaio corten delle teche, perfettamente integrati nel design dell’allestimento. Orientabili e dimmerabili, i minispot sono stati direzionati con cura per sfruttare la radenza luminosa, esaltando le incisioni minuziose dell’avorio e generando un sofisticato gioco di luci e ombre che restituisce tridimensionalità e profondità ai reperti.

Il progetto del Museo Archeologico di Artimino è un esempio virtuoso di come design, tecnologia e sensibilità culturale possano dialogare per offrire un’esperienza museale coinvolgente. E noi siamo orgogliosi di aver contribuito con la luce, quel medium invisibile ma potentissimo che può cambiare la percezione di tutto.